Lassù sui monti del Sudtirol, una vallata di natura quasi incontaminata che si perde nell'orizzonte. Quella terra in eterno bilico tra un Italia che non la rappresenta e un'Austria che invece le ha trasmesso tradizioni, cultura, storia. E in effetti si sente proprio il sentimento di appartenenza e l'amore che lega questo popolo alla madre patria. Il tedesco è la lingua madre e benchè il Sudtirol faccia parte della pensisola italiana dal 1920 l'italiano non è parlato volentieri e comunque non perde mai il duro accento germanico. Quassù si fa sentire anche il forte spirito ecologista e il rispetto per l'ambiente. Nessuna cartaccia gettata a terra, rigida raccolta differenziata e al supermercato addirittura hanno applicato la logica del vuoto a rendere. Acquistando una bottiglia di birra che ha un costo di 0,65 € si ha la possibilità di riporatare la bottiglia vuota dopo aver consumato il contenuto e si viene rimborsati di ben 0,20 €, quasi un terzo del costo! Buona abitudine per imparare davvero l'educazione al riciclo e anche per risparmiare un pò. Mi chiedo perché questa pratica non venga adotatta da tutti gli italiani...ma questa è un'altra storia. Tra i monti innevati le tipiche casette in legno con il tetto inclinatissimo per resistere al peso della neve. Qua e là comignoli che sbuffano fumo caldo nell' aria fresca e quell'inconfondibile odore di legna che arde. E ancora ai margini delle strade ecco che si scorgono contenitori di latta per il latte fresco. La tipica figura della "lattaia" che faceva personalmente le consegne agli abitanti del villaggio, è sostituita oggi da un moderno furgone munito di un'apposita pompa per la distribuzione. Mi piace l'idea di farsi portare il latte fresco tutte le mattina, mi fa sentire come a casa, in un'atmosfera familiare. Qua in questi monti il tempo sembra fermarsi, benchè si trovino solo a 30 chilometri dalla città di Merano, salendo questi tornanti con la macchina si ha la sensazione di abbandonare ciò che è conosciuto e abituale per andare alla scoperta di un mondo un pò fantastico dove il tempo scorre con un ritmo diverso e dove ci sia abbandona al flusso dei pensieri...Il passo del Giovo alto ben 2094 metri offre la possibilità di praticare lo sci o passeggiate con le ciaspole sulla neve e per chi ama le emozioni forti anche arrampicate sulla torre di ghiaccio. D'estate invece non resta che scegliere tra trekking, rafting, arrampiacate, passeggiate a cavallo e tante altre attività. Dopo una sciata a quest'altitudine non si può non fare una sosta nei tanti rifugi che offrono una varietà sconfinata di prelibatezze tutte da scoprire. Tra le specialità spiccano i canederli, grossi gnocchi di mollica di pane raffermo, latte e uova cotti nel brodo, con aggiunta di speck, spinaci o formaggio ed erba cipollina, conditi con saporito gorgonzola, oppure lasciati nel brodo di cottura per essere gustati come minestra. Per passare poi ai secondi di carne. Cacciagione delle montagne, spezzatino di cervo, carne di montone accompagnata da patate arrosto e cipolla saltata in padella. E ancora pane di fragranze, forme e sapori diversi; dal pane integrale con noci, fichi secchi e uvetta, a quello con i semi di sesamo, oppure farro, nocciole e spezie. Dulcis in fundo immancabile il dessert....strudel alle mele, un trionfo di mele, cannella, uvetta sultanina, noci e pinoli! Chiudete gli occhi e lasciate correre la fantasia....non vi sembra di sentire un'odore speziato????
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