Di solito ai turisti che visitano Firenze viene mostrato il Duomo, spiegata l'iconografia nella porta del Battistero, raccontata la storia del David, ma spesso ci sono curiosità e aneddoti molto interessanti, che fanno parte della storia della città al pari degli imponenti monumenti famosi in tutto il mondo, ma che ahimè sono sconosciuti ai più! Questo è il caso delle buchette del vino che ancora oggi si trovano in alcune facciate esterne dei palazzi fiorentini. Nel XVII secolo quando gli stravolgimenti nei mercati europei portarono a una ridefinizione dei commerci internazionali, le grandi famiglie aristocratiche di Firenze iniziarono a convertire le proprie attività in terreni agricoli e latifondi, dedicati alla produzione di vari beni, tra i quali un posto preminente era legato proprio alla produzione vinicola. Le buchette collocate nei muri dei palazzi, permettevano di vendere il vino al minuto direttamente in strada, evitavano di ricorrere all'intermediazione degli osti. Ma non solo, le famiglie nobiliari utilizzavano le buchette per opere di beneficenza. Infatti, si usava lasciare nel piccolo vano che, considerata la sua ridotta altezza da terra garantiva l'anonimato, cibo o una brocca di vino appunto per i più bisognosi.
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