Sapori di mare in piazza del Campo, Girogustando delizia ancora una volta gli appassionati del gusto con una cena da leccarsi i baffi. 10 marzo, ore 20.30: tutto è pronto alla Buca di San Pietro, che ospita il ristorante Da Stefano per presentare ai commensali un raffinato menù a quattro mani che porta un po’ di Mareggiata Viareggina nella città del Palio. Si inizia con un prosecco per preparare le papille gustative al trionfo di sapori che seguirà. Gli ospiti si accomodano nei tavoli, il locale è piccolo, ma ben curato e molto accogliente. Da una finestra situata nel fondo della stanza si apre uno scorcio magnifico, la vista sul trecentesco palazzo comunale. Uno, due, tre..via! Si parte con un antipasto di Carpaccio di spada con mousse di olive taggiasche preparato dal patron della Buca di San Pietro Cesare Lorenzoni, per poi proseguire con un mix di assaggi di pescato della costa viareggina, cucinati dallo chef Stefano Ziribelli. Tutto è doppio come vuole la tradizione del menù a quattro mani e l’ordine delle portate è studiato in modo tale che venga servito prima il piatto più delicato per giungere a quello dal sapore più deciso, per non intaccare così la sensibilità del gusto e preparare in maniera graduale la bocca alla degustazione. Un vino Rosatum 2008 dell’azienda Montechiaro accompagna gli antipasti. Il viaggio enogastronomico continua con un bis di primi niente male: zuppetta di spigola in salsa Rouille molto delicata e leggera, a seguire straccetti con triglie di scoglio dal sapore più forte. Naturalmente l’immancabile abbinamento con il nettare di bacco, a questo giro Arte Liquido del 2007, un vino bianco innovativo ottenuto da viti autoctone miscelate con uve francesi. Arriva poi il momento più spettacolare della serata, quello che secondo me è stato il piatto forte, non tanto per la particolarità della ricetta, che è in verità piuttosto semplice, ma per il sapore e la delicatezza della pietanza: filetto di orata in crosta di sale con insalatina di primavera e vinagrette dello chef! Due orate da tre chili l’una imbiancate da granelli di sale come se fossero cime innevate, mostrate con maestria dallo chef appena tolte dal forno. La cottura in crosta di sale evita il disperdersi dei sapori e delle sostanze del pesce, nonché l’eccessiva secchezza della carne, mantenendola morbida, saporita e corposa. Un piatto veramente ottimo! A seguire trancetto di baccalà con pinoli e alici e dulcis in fundo…. semifreddo di crema chantilly e frutti di bosco e una deliziosissima crostatina di crema, pere e cioccolato con Vin Santo del Chianti del 1999. Un ‘atmosfera conviviale e piacevole ha accompagnato tutta la serata, dove momenti degustativi si sono sapientemente alternati a spiegazioni dei piatti, indovinelli enogastronomici, interventi dei cuochi, aneddoti e curiosità storiche e legate al cibo ovviamente! Un appuntamento da non perdere non solo per mangiare ottimi piatti e trascorrere una piacevole serata, ma per capire come l’enogastronomia sia una forma di arte sublime ricca di saperi da imparare e tramandare. Un’ottima occasione per un confronto…. non solo tra cuochi!
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