Berlino, Berlino...che dire? in una parola sorprendente! avete presente quando la vostra idea non coincide affatto con la realtà? o perlomeno con l'idea che mi sono fatta di questa città così frizzante e piena di tesori tutti da scoprire. Un passato pesante non c'è che dire, il Nazionalsocialismo, la deportazione della popolazione ebraica, la follia omicida di Hitler, il Muro che per quasi trent'anni ha diviso cuori e famiglie. Ma questa storia così densa di avvenimenti non viene celata, anzi la sensazione è che non venga mai persa l'occasione per esibirla in piazza, forse un modo per esorcizzare il dolore e gli errori. Una città simbolista, che parla direttamente alle emozioni attraverso il gesto, l'arte. Provate a camminare tra i lastroni di pietra del Memoriale dell'Olocausto, un labirinto di cemento creato da stretti vicoli e altissimi muri di pietra. Il pavimento è un continuo saliscendi, un alternarsi di salite e discese che provoca un forte senso di smarrimento e confusione. In alcuni punti della città si possono vedere ancora alcuni pezzi del muro. Non solo la celebre East Side Gallery, dove il muro è stato dipinto da artisti contemporanei che in qualche modo hanno lasciato il proprio messaggio, molto interessante è il Centro di Documentazione del Muro in Bernauer Strasse (Prenzlauer Berg), dove un pezzo lungo 300 metri è stato racchiuso tra due lastre di acciaio e riflettendosi su queste sembra infinito... davvero suggestivo. Inoltre per alcune via della città una fila di mattoncini incastonati nell'asfalto indica il percorso del muro. Pensare che adesso viene oltrepassato dai pedoni e usato come posteggio dalle macchine, mentre per anni è stato sede della cosiddetta no man's land costringe a riflettere. Consiglio il Museo Ebraico, un edificio dall'architetture molto particolare, di forma indefinita oserei dire, con 280 finestre che sembrano delle feritoie, composto alla base da tre strade con nomi fortemente simbolici che si incrociano continuamente: la via dell'esclusione, la via dell'esilio e la via della vita. La via dell'esclusione conduce all'Holocaust Tower, una torre vuota, buia e fredda, alta 24 metri con un unico spiraglio di luce in segno di speranza, i rumori esterni si sentono come fossero ovattati, una sensazione molto forte. Ai piani superiori invece una completa testimonianza della cultura ebraica dagli albori ad oggi, prendete l'audioguida e sicuramente apprezzerete di più la spiegazione soprattutto della parte inferiore del museo. E poi da non perdere il Reichstag con la modernissima ed eco sostenibile cupola di vetro e acciaio progettata da Norman Foster, l'audioguida è gratuita e l'insuperabile vista permette subito di farsi un'idea di Berlino. Da non perdere anche l'isola dei musei dove se possibile conviene andare di giovedì perchè dalle 18.00 fino alle 22.00 l'entrata è gratuita e la fila anche se ne troverete scorre bene, io consiglio soprattutto il Pergamonmuseum dove ammirare l'imponente altare di Pergamo e la porta del mercato di Mileto, per il busto della bellissima Nefertiti invece bisogna andare al Neues Museum. Per chi vuole approfondire la storia del muro c'è anche l'omonimo museo, proprio davanti al Checkpont Charlie, tappa obbligata per la classifa foto di rito davanti al gabbiottino delle guardie. Molto interessante la Topografia del Terrore, una mostra museo adiacente ai resti dell'edificio dove risiedeva la Gestapo e a parte del muro, che ripercorre la storia tedesca dall'avvento del Nazionalsocialismo fino ai giorni d'oggi. Merita fare un giro anche nello Scheunenviertel, il quartiere dei granai, ovvero l'antico quartiere ebraico dove ancora oggi in corrispondenza di alcuni edifici dove abitavano gli ebrei che vennero deportati si possono vedere delle targhe che riportano nome, cognome, data e luogo di deportazione. Potrete visitare inoltre il cimitero ebraico, di cui oggi non rimane praticamente più niente, la sinagoga, l'Anne Frank Zentrum. Nella curva della Rosenthalerstrasse date un occhio agli Hackesche Hofen, ovvero una serie di otto cortili interni con facciate decorate con mattonelle policrome, che oggi ospitano negozi e ristoranti. Passeggiate e perdetevi negli animati e alternativi quartieri di Kreuzberg e Prenzlauer Berg, dove la scelta tra locali e posticini dove mangiare a basso costo è assicurata. Due città in una, dove la differenza tra Est e Ovest ancora si respira in tutto e non solo nella diversa icona degli omini del semaforo! Ma ovviamente Berlino è molto di più di tutto questo, non solo musei, mostre e storia istituzionale....un fermento culturale si respira in ogni angolo, locali lungo la Sprea, spiagge artificiali con sdraio per rilassarsi, vecchi edifici un pò decadenti ed ex fabbriche riconvertiti a centri culturali e ancora birra, birra a fiumi, specialità berlinesi, ma non solo...basta scegliere cosa si vuole mangiare e girare l'angolo per cambiare nazione senza dover prendere l'aereo..... ma questo è un altro post!
devo dire che però, si, birra a fiumi, ma un pò
RispondiEliminadi merda, strano ma vero, provare per credere...
Beh...certo che anche io preferisco una birretta artigianale o una Belgian style e qui si potrebbe aprire un capitolo intero senza fine viste le varie correnti di pensiero, ma paese che vai usanza che trovi e allora perchè non calarsi per una volta nello spirito berlinese sorseggiando una birra in compagnia lungo il corso della Sprea?
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