Appuntamenti, notizie e curiosità dal mondo del food & wine e dei viaggi

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2 aprile 2010

Marrakech express...food!

Un’idea per un week end esotico ma non troppo lontano dall’Italia… vediamo un po’… grazie ai tanti voli low cost, che scatenano polemiche senza fine, si può facilmente progettare un viaggetto per tre o quattro giorni. Ryanair propone tra le nuove rotte Marrakech, città misteriosa e dal sapore inconfondibilmente magico, ma abbastanza vicina all’Italia per una breve avventura di pochi giorni! Assolutamente da non perdere il pernottamento in un Riad, dimore storiche oggi adibite ad hotel, dove poter scoprire il fascino delle antiche residenze signorili ed immergersi così in un’atmosfera quanto più possibile locale. Questi palazzi sono una vera perla dell’architettura marocchina, con un delizioso patio interno dove rilassarsi dopo una giornata intensa di camminate o dove fare il pieno di energie con un’abbondante colazione prima di addentrarsi per i vicoli dei Souq. Spesso il patio ospita una piscina decorativa costruita con le coloratissime maioliche marocchine. Le stanze si affacciano tutte intorno al cortile e sono collegate da un terrazzo comunicante che gira intorno al patio. La luce del sole filtra dalle lastre di vetro messe a copertura del soffitto ed infonde un piacevole calduccio. Ovviamente nelle camere regna un’ atmosfera da mille e una notte fatta di veli colorati, porte di legno con la caratteristica forma a fungo, finestre intagliate, tappeti e piccoli oggetti di artigianato artistico. Direi che si comincia bene… Altra regola: lasciarsi guidare dall’istinto e perdersi tra i vicoli stretti e contorti dei Souq, gli antichi mercati suddivisi a seconda dei prodotti esposti , che costituiscono il cuore pulsante della Medina. L’odore di spezie si confonde con quello delle pelli messe ad essiccare al sole, il rumore del martello nell’incudine si alterna alla voce dei commercianti che richiamano i turisti per vendere i propri prodotti… inutile dire che i marocchini sono abilissimi commercianti, per cui è impossibile tornare a casa a mani vuote! Improvvisamente mi trovo immersa tra la folla che mi spinge tra stand e bancarelle di tutti i tipi, mi imbatto così in un luogo lontano dal flusso dei turisti che contrattano per spuntare il prezzo più basso. Mi ritrovo curiosamente dietro ad un banco e da decine e decine di oggetti non identificabili che penzolano dal soffitto, vedo tantissime donne coperte con il velo che rovistano da cesti colmi. Voci, schiamazzi e ancora voci…..Il commerciante del banco mi piazza un camaleonte nella mano destra e comincia a farmi annusare essenze, erbe essiccate e spezie! Mi spiega che quello che vedo dietro al banco era l’antico mercato degli schiavi adibito oggi al mercato dei vestiti….. questo è il Marocco imprevedibile, un po’ invadente all’inizio, ma molto accogliente. In alcuni negozi sono esposte delle fotografie del Marocco di fine ottocento, mi perdo nell’immaginare l’atmosfera che si doveva respirare a quel tempo, nessun turista intento a catturare scatti fotografici, nessun segno di globalizzazione. Qua e là persone con carretti stracolmi di merce trainati da ciuchini con la testa china. E poi menta, menta ovunque, chiudo gli occhi e respiro profondamente l’odore intenso e fresco di questa pianta aromatica utilizzatissima in Marocco per preparare il tè, bevanda dissetante che viene consumata calda per combattere la calura estiva. Il tè alla menta è un vero e proprio culto e viene servito in modo davvero pittoresco. All’interno di una caratteristica teiera di acciaio lavorata a mano, il tè viene versato in piccoli bicchierini di vetro da un’altezza di almeno 50 centimetri regalando un vero e proprio spettacolo alla vista. Un flusso fumante zampilla nel bicchiere come fosse una cascatella formatasi dopo un temporale estivo! E tutto intorno si diffonde un buonissimo odore di menta. E poi le arance, il Marocco ne è il paradiso. Lungo le vie di percorrenza ed all’interno dei cortili e giardini dei palazzi file di aranceti si perdono a vista d’occhio. Non male concedersi una pausa dissetante in uno dei tanti baracchini di piazza Jeema el Fna che propongono un bicchiere di spremuta espressa ad un euro. La piazza, una delle più grandi al mondo dichiarata patrimonio mondiale dell’UNESCO, è ricchissima di vita. Ad ogni angolo incantatori di serpenti, domatori di scimmiette, donne specializzate nell’arte dell’Hennè, venditori ambulanti di datteri e artigianato locale. Ma non perdetevi lo spettacolo al tramonto, magari da una terrazza panoramica di uno dei tanti ristoranti e bar che si affacciano sulla piazza. Quando il sole inizia a regalare sfumature rossastre al cielo e si prepara per coricarsi, la piazza si trasforma ed è allora che diventa il cuore della Medina. Dai vicoli laterali escono piccoli carretti che come per magia in pochi minuti si trasformano in ristoranti ambulanti. Uno accanto all’altro costituiscono un flusso continuo senza fine che si perde all’orizzonte. La piazza diventa uno dei più grandi ristoranti all’aperto che si possa immaginare. Cala la notte, le stelle fanno capolino e al chiarore della luna il vapore delle pietanze invade l’aria circostante regalando uno spettacolo suggestivo che ricorda la nebbia mattutina che tutto avvolge con il suo manto indefinito, ora rivela, ora nasconde….
Tra le prelibatezze che si possono degustare non fatevi mancare il classico Cous Cous abbinato a verdure o carne di pollo e l’immancabile Tajin, la tipica casseruola di terracotta marocchina sovrastata da un simpatico coperchio a forma di piramide, da cui deriva appunto il nome del piatto. Vi si può cuocere di tutto, dalle verdure, al pollo, all’agnello. Il Tajin viene posto direttamente sulla brace ed i cibi vengono cotti anche grazie al vapore che si viene a creare all’interno del coperchio, si capisce quindi come questo tipo di cucina sia molto leggera e povera di grassi. Spesso sopra il coperchio viene posto un limone che con il vapore sprigiona la sua frizzante aroma donando un caratteristico sapore alle pietanze. Inoltre il Tajin è un simbolo importante della convivialità marocchina, perché una volta pronto viene posto al centro della tavola e tra una forchettata e l’altra funge da elemento di condivisione. Per i golosi immancabili i dolci a base di mandorle, miele, zucchero e spezie….una golosità da provare! Tra le attrattive turistiche da vedere la Medersa Ben Youssef, i giardini di Majorelle, la moschea Koutoubia, il Palais del Badi, il Palais de la Bahia e mi raccomando…. concedetevi un giorno di relax e coccole in un Hammam!

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