Appuntamenti, notizie e curiosità dal mondo del food & wine e dei viaggi

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24 marzo 2010

A caccia del tartufo marzuolo!

Domenica mattina, ore 8.00, la sveglia suona....dopo brevi preparativi parto alla volta dell'Oasi naturale del Berignone, una foresta incontaminata che si estende dalla Val di Cecina fino in Maremma. Ma perchè mai? Questo è il periodo ideale per il tartufo Bianchetto o Marzuolo che prende appunto il nome dal mese di marzo. La guida-tartufaio prima di tutto presenta Simba, una bellissima canina di 6 anni dal pelo nero lucido, che sarà protagonista indiscussa di questa giornata. Il tartufo marzuolo cresce prevalentemente nelle foreste di Querce, Pioppi, Salici e Cedri, con preferenza per le pinete..ed è qui che ci dirigiamo. Il posto inizialmente non sembra un granché ed io mi sono sempre immaginata che cercare tartufi significasse addentrarsi in luoghi lontani e segreti, se non altro perché considerati molto preziosi visto i pregiati frutti che nascondono. La guida spiega che il tartufo marzuolo nasce a pochi centimetri sotto terra e che la loro formazione è dovuta alla simbiosi con cui le radici dei pini interagiscono con arbusti cespugli che vi nascono intorno. Ed infatti non appena Simba è libera si scatena in una corsa folle ad annusare ogni più piccolo centimetro di terreno e devo dire con buoni risultati! Le dimensioni del tartufo marzuolo sono abbastanza ridotte, di solito non superano quelle di un uovo e sprigiona un'odere di gas con sentore di aglio. La cosa curiosa è vedere la guida che si precipita verso il cane non appena si accorge che ha trovato qualcosa, per non rischiare che si mangi il tesoro..ma non temete Simba non rimane a bocca asciutta perchè viene sempre premiata con un biscottino. Altra curiosità: Il tartufo sprigiona il caratteristico odore solo nel momento in cui è arrivato a maturazione, un processo che può essere molto veloce e che può accadere nell'arco di qualche ora, quindi può capitare che il segugio passi più volte nello stesso punto senza avvertire nessun odore, per poi magari ritornarvi anche solo dopo mezz'ora e trovare il bottino. Bisogna avere quindi un pò di pazienza. Inoltre le dimensioni del tartufo non vanno di pari passo con il processo di maturazione, se ne trovano infatti di enormi ed altri piccolissimi, ma questo non significa che se il tartufo piccolo viene lasciato sotto terra può crescre ancora, perchè una volta che matura la crescita si ferma. Dopo questa interessante caccia la tesoro per gli appassionati trekker la giornata può proseguire lungo l'itinerario dei due castelli, una strada nel bosco che conduce al Castello di Luppiano, un caratteristico castelluccio che si erge su uno sperone roccioso che domina l'alta valle del torrente Fosci.

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